Aspettando Democrazia

Pubblico di seguito un post del 21 novembre di Yang Hengjun (45 anni), uno dei blogger cinesi più noti e attivi, molto attento e partecipe delle dinamiche della nascente società civile cinese. Lo trovate in inglese anche su China Hush (accidenti).  Qui una sua breve intervista.

Come vivere finchè non arriva la democrazia?

di Yang Hengjun 杨恒均

Ho visto questo titolo in un post di Blog China, e anche se quell’articolo non rispondeva alla questione, mi ha stimolato a rifletterci, seppure consapevole che non potrò rispondere a questa domanda. Ho già scritto in precedenza su ciò che possiamo fare  finchè non arriva la democrazia per fare in modo che arrivi un po’ prima […]. Tuttavia questo modo di dare consigli è tutt’altra cosa rispetto al dire alle persone come fare a vivere in concreto.

“Vivere” è qualcosa che viene prima della politica, prima della democrazia. Governi democratici moderni esistono nel mondo da poco più di cent’anni e prima di questo, l’umanità “viveva” comunque. Perciò anche se la democrazia può cambiare una parte della nostra vita, renderla migliore, tuttavia fino a quel giorno noi dobbiamo comunque campare e per la maggior parte della gente sarà comunque un vivere “non democratico”.

Su Blog China c’è un blogger che critica chi promuove la democrazia e sostiene che coloro i quali si appellano ai diritti umani universali (che lui definisce gli “iniziati/illuminati”) devono essere considerati responsabili di quel che è accaduto con Yang Jia a Shanghai [nel 2008 Yang Jia, 28 anni, di Pechino a seguito di un soppruso subito da parte della polizia si fece giustizia da solo uccidendo a coltellate sei poliziotti di un commisariato di Shanghai. Il 26 novembre di un anno fa è stato giustiziato]. La logica di questo ragionamento è: “se tu non avessi insistito eccessivamente sull’individualismo e sui diritti umani e insegnato alla gente ad essere ostile al governo, Yang Jia sarebbe comunque stato così incazzato arrivando ad uccidere?”.

Questo è un esempio abbastanza estremo che tuttavia ha una sua logica. Se Yang Jia fosse stato un cittadino ubbidiente e sottomesso di certo non si sarebbe arrabbiato a tal punto. Non sarebbe arrivato a uccidere, e non sarebbe finito egli stesso ucciso. E procedendo secondo questo ragionamento: parlare di democrazia e valori universali rende tutti più inquieti e inganna i giovani, facendoli sentire come fossero già dei “cittadini” (公民) o addirittura dei “padroni” (主人) che non hanno più rispetto per gli adulti, che chiedono di riconoscere diritti di cittadini che semplicemente non esistono, che sfidano l’autorià, che fanno la guardia al governo, denunciano la corruzione e il malcostume, fanno petizioni eccetera eccetera… Può una società siffatta essere realmente armoniosa (和谐)? Almeno non ci sarebbero così tante persone arrabbiate, ed anche se la gente ci reputasse dei buoni a nulla noi andremmo sorridenti con la testa alta.

Seguendo la logica di questo blogger potremmo dedurre che, in caso di stupro, non dovremmo perseguire lo stupratore, anzi dovremmo avvertire la persona violentata che la prossima volta cerchi di trattenersi e lasciare che le cose accadano senza opporre troppa resistenza…

Per spiegare il mio punto di vista userei l’esempio del medico che cura il paziente e gli salva la vita: se sappiamo che qualcuno è malato e non lo sa, dovremmo avvertirlo? Credo vi siano due cose da considerare nel decidere se dirglielo o meno: la prima è che avvertendolo della malattia, faremo sì che guarirà prima dato che la sua malattia si può curare e prima verrà operato prima starà meglio, mentre invece se lasciamo le cose come stanno la sua vita sarà in pericolo. La seconda situazione è quella di una malattia incurabile, per cui il malato morirà in ogni caso, che noi lo avvertiamo o meno poco importa. Nel secondo caso io, come molti dottori, opterei per non avvertirlo, altrimenti lo lascierei in balìa di pensieri di morte fino agli ultimi istanti della sua vita, che è molto peggio della morte stessa.

Veniamo ora all’avvenire della Cina. Se parliamo di democrazia, libertà e governo della legge /principio di legalità (法治) la situazione è identica: la Cina ha o non ha speranze? Riuscirà mai la nostra società ad entrare a far parte delle società civili del mondo moderno? Riusciranno il governo della legge, la libertà e la democrazia ad arrivare in Cina? In caso negativo, beh allora il fatto che io stia qui tutto il giorno a far casino, a tessere le lodi di questa “democrazia”, “libertà” e “governo della legge” che tanto non arriveranno mai, a raccontare le cose al punto che i giovani non vogliono più vivere in questa situazione presente.. questo è soltanto nuocere alle persone?

Ovviamente io non credo che la Cina sia senza speranza. Credo fortemente che democrazia, libertà e governo della legge arriveranno. Io sono sicuro che la maggior parte dei miei lettori siano in grado di comprendere i miei post e che attraverso il mio blog intravedano anche speranze per il futuro, traggano ispirazioni, e riescano a vivere con più energia e ottimismo.

Tuttavia non posso non ammettere che ci sarà una parte di giovani lettori del mio blog che potrà male interpretare.Riflettendo su se stessi con maggiore attenzione, si renderanno conto di alcune cose, rimarranno perplessi, al punto di perdere interesse e gioia per la loro vita attuale.

Proprio due ore prima di scrivere questo post ho aperto un messaggio personale arrivato da Hexun blog che diceva: “i miei pensieri insulsi provengono tutti dal Suo blog. Una volta ero spensierato e felice, ma adesso sento dentro una serie di preoccupazioni.. e sono tutte dovute a Lei. Crede che questo possa diventare una scusa per diventare Suo buon amico?”

[…] Di lettere come questa ne ricevo a migliaia […] Anche ieri due ragazzi mi hanno scritto: “Prof. Yang, leggo sempre i suoi pezzi, quando arriverà la democrazia? Io davvero non so come riuscire a tirare avanti in questa situazione, può dirmi come si fa a emigrare? Potrebbe aiutarmi?” E ci sono esempi ancora più estremi, una persona ha letto i miei post per uno o due anni e alla fine ha smesso, non potendone più: “Lei mi fa pensare a libertà e democrazia tutti i giorni, ma devo continuare a vivere in una realtà da G8, se lei non porterà democrazia e libertà in Cina presto, io sarò finito! Ho già perso la gioia di vivere..”

Francamente se non mettiamo in chiaro i nostri ideali in relazione alla realtà, se non separiamo la politica dalla vita allora incontreremo realmente qualche ostacolo. Forse c’è qualcuno che mi accusa dicendo che sono inconsistente, che scrivo una cosa e ne faccio un’altra. Certo quando ho a che fare con i miei giovani lettori di sicuro mi faccio degli scrupoli e posso anche commettere errori. Ma alla maggioranza dei miei lettori voglio dire questo: potete ragionare come dei grandi uomini, o scrivere come dei filosofi, ma la cosa migliore che potete fare è “vivere” come persone normali.

Allora, come vive un cinese normale? Faccio un esempio: io come i miei lettori sono fermamente contro la corruzione, in passato ho anche incitato tutti a unirsi contro di essa, ma allo stesso tempo mi sono reso conto che se definiamo il concetto di “corruzione” secondo i termini della cultura odierna, allora questo genere di malcostume si è già infiltrato in profondità in ogni ambito nostra politica,  della nostra società e vita quotidiana, perfino nel nostro corpo e nel nostro cervello. In questa situazione se volessi veramente spingere i miei lettori a denunciare la corruzione, per esempio, nel loro luogo di lavoro, e ad astenersi da qualunque situazione di malcostume, onestamente, per com’è la Cina che io conosco, questi lettori verrebbero presto alla mia porta a chiedermi di dar loro da vivere. Questa è la Cina, questa è la situazione in cui sono le persone.

Ovviamente non posso indirizzare i giovani verso una scelta di vita e nemmeno impedire loro di fare certe scelte. Se si vuol vivere come “cittadini” (公民) in una società che è ancora lontana dall’essere civile (非公民);se si vuol vivere in modo “democratico” (民主) in una società per nulla democratica (非民主); o addirittura se si vuol agire come dei “capi” (主人) in una società che in realtà è dominata da altri,  io di certo non mi opporrò a questa condotta, anzi darò rispetto e sostegno, arriverò a commuovermi. Ma siamo consapevoli di quante difficoltà ci sono su quella strada? Siamo consapevoli di quale prezzo si potrebbe dover pagare?

Io ce l’ho presente. Specie la coscienza colpevole verso i propri cari. Sono cose che non si potranno cancellare per tutta una vita. Così, ogni volta che un giovane mi chiede come dovrebe vivere, io gli dico di vivere come deve, di vivere come un Cinese. Non voglio ingannare i giovani. Indurli a sacrificare la vita che hanno per una vita più gloriosa, estrema, ma estranea a questa società. Tuttavia so che è la nostra società che si trova in una condizione estrema, non le loro vite.

L’argomento di oggi è davvero pesante, non mi va di andare avanti su questo tono. Quindi parliamo di cose più leggere. Fino a che non arriverà la democrazia, io so come vivere. Oltre a lavorare per i miei tre pasti al giorno, cercherò la democrazia per la Cina nel mio tempo libero e non mi baserò sugli altri, chiederò tutto a me stesso e, per quanto possibile, farò in modo che che i miei scritti aderiscano a quel che sono e viceversa (文如其人 , 人如其文).

Davvero mi godo la vita adesso, soltanto sono un po’ preoccupato – quando vi sarà democrazia, come vivrà questo povero vecchio Yang? […] Che cosa potrà promuovere un promotore di democrazia? Se avrò i soldi ho pensato che potrei aprire un negozietto o una libreria. Se sarò senza soldi aprirò un banchetto lungo la strada – spero di esser giovane abbastanza per aver ancora le forze – spero anche, caro lettore, che quando verrà quel giorno, se passerai da quelle parti, ti fermerai per strada a ricordare insieme i vecchi tempi in cui io avevo un blog…

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Una Risposta to “Aspettando Democrazia”

  1. autores Says:

    a me non sembra che i cinesi in cina della cina preferiscono l’antidemocrazia alla democrazia pero’molti sono contro la sicurezza del loro Stato e questo sconvolge il proprio Stato che molto spesso e’ costretto a fare sopprime il proprio popolo.I cinesi in cina della cina non sono proprio effettivamente contrari alla pena di morte anche se possono avere la comunicazione e il business per evitare la pena di morte,per questo credo che comunque il popolo deve avere la libera scelta alla propria morte e non l’obbligo.Comunque mi sembra di aver appreso che molti cinesi in cina della cina preferiscono la morte e non e’ la morte da combattimento o da divertimento,sport.

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